Labbra,  Rimodellamento Viso

RIASSORBIMENTO DEL FILLER

Ci sono diversi tipi di filler, che nello specifico si distinguono tra:

  • riassorbibili
  • semipermanenti
  • permanenti

Tra i più utilizzati ci sono i filler a base di acido ialuronico, che rientrano nella categoria dei riassorbibili e sono quelli che più analizzeremo oggi.

I filler riassorbibili in generale hanno una durata minore rispetto agli altri, perché il nostro organismo si “mangia” il filler.

Infatti, tra i 5 e gli 8 mesi dopo l’iniezione (a seconda dello stile di vita e dal numero di iniezioni fatte in precedenza) il volume del filler iniettato diminuisce.

Vediamo perché

Innanzitutto, l’acido ialuronico è una molecola naturalmente presente nel nostro organismo ed ha la funzione di mantenere l’idratazione e la plasticità della pelle. Tutto ciò avviene grazie alla sua capacità di legarsi alle molecole d’acqua presenti nei tessuti. Quando viene iniettato ha subito un’azione volumizzante e stimola l’organismo a produrre altre molecole di acido, effetto di cui beneficiano soprattutto le pelli più rovinate e secche. Dopo alcuni mesi l’acido ialuronico iniettato va incontro ad un processo di degradazione, proprio come molte altre molecole presenti nel nostro corpo, ad opera di un enzima, la ialuronidasi. La conseguenza è una diminuzione del volume del filler causata dalla distruzione delle molecole che lo formano. L’azione distruttiva della ialuronidasi è influenzata dall’attività di radicali liberi. Maggiore è l’esposizione ai radicali liberi, minore è la durata del filler.

I radicali liberi sono molecole instabili e molto reattive che il nostro corpo produce tramite la respirazione. Queste molecole tendono a rubare elettroni da altre molecole del nostro organismo, rendendo instabili anche queste e danneggiando le nostre cellule.

La produzione di radicali liberi, nonostante sia un processo naturale, può essere limitata evitando:

  • L’esposizione solare
  • Lampade abbronzanti
  • Consumo di alcolici
  • Fumo

D’altra parte, può essere diminuita da:

  • Uno stile di vita sano
  • L’utilizzo di protezione solare
  • Una buona dose di attività fisica

Allo stesso modo, l’utilizzo di creme idratanti, emollienti e l’assunzione di vitamine può aumentare la durata dell’effetto del filler. In generale, comunque, la durata di un filler varia in base all’età, alla sede di impianto e qualità della pelle. Inoltre, se il paziente ha fatto delle iniezioni di filler in precedenza, il corpo risponderà meglio al trattamento aumentandone la durata.

Un caso più complesso sono i filler all’acido ialuronico a lunga durata (12 mesi circa). La lunga permanenza dell’acido nella pelle fa sì che le cellule evitino di produrre nuovo acido ialuronico, visto che si trovano in un ambiente che ne è ricco. Seppur raramente, questo processo (che con le iniezioni a riassorbimento non avviene) in alcuni casi stimola maggiormente i processi degenerativi citati prima. In più le molecole a lunga durata hanno una struttura più complessa rispetto a quelle normali, per cui il nostro organismo non le riconosce come proprie e le distrugge, innescando, in alcuni seppur rari casi, una risposta infiammatoria.

Altro fattore che influenza la durata è la mimica dei muscoli del viso: più questa è attiva e più il filler andrà a “perdersi”.

Con i miei pazienti (specialmente i nuovi) programmiamo:

  • Sedute di controllo ravvicinate per monitorare ed eventualmente prevenire la perdita di filler
  • Integrazione ad hoc e personalizzata per aumentare i livelli di salute e della bellezza (non possono mancare gli antiossidanti, i grassi polinsaturi ed altri irrinunciabili da valutare da persona a persona!)
  • Riabilitazione muscolare per i casi di “iper” trofismo/contrazione
  • Raccomando l’idratazione (bere più liquidi idratanti, cosmetica e beauty routine personalizzata e mesoterapia idratante…)